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Istituto Istruzione Secondaria Superiore

"VOLTA - DE GEMMIS" - BITONTO (BA)

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Dirigente scolastico: Dott.ssa Giovanna Palmulli

"LA SCUOLA E' IL NOSTRO PASSAPORTO PER IL FUTURO, POICHE' IL DOMANI APPARTIENE A COLORO CHE OGGI SI PREPARANO PER AFFRONTARLO (MALCOLM X)"

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Appello ai giovani dal professore e politico italiano Luciano Violante: "Non siate indifferenti per non essere complici”

In occasione della giornata della Memoria, il 27 gennaio presso il teatro Norba di Conversano, Luciano Violante, docente, Presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994, Presidente della Camera dei Deputati dal 1996 al 2001 e Gianvito Mastroleo, Presidente della Fondazione Di Vagno hanno tenuto una lezione sui valori della Resistenza e antirazzismo e hanno ricordato la figura di Alfredo Violante giornalista e antifascista, originario di Rutigliano, morto nel 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen.

Alla mattinata di studio hanno partecipato gli studenti degli Istituiti superiori di Conversano e una delegazione di alunni dell'I.I.S.S.Volta -De Gemmis accompagnata dalla prof.ssa A. Facchini e dalla prof.ssa I.Visaggio. “Secondo la legge n 211 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio come Giorno della Memoria per ricordare la Shoah, le leggi razziali, le persecuzioni contro oppositori politici, zingari…” Ci sono tanti stermini, ma questo è l’unico che ha colpito noi italiani in numero rilevante, ha esordito il prof.re Violante. Ha sottolineato che da due eventi importanti sono nate le persecuzioni in Italia: l’ascesa di Hitler nel 1933 e la Notte dei Cristalli, durante la quale vennero distrutti edifici ebrei.

Questo Olocausto è particolare anche per essere stato non casuale, ma programmato. Secondo Violante, è nel momento in cui ricorre il concetto di disuguaglianza che comincia una pericolosa rottura del genere umano. Pertanto ha lanciato un appello “Non siate indifferenti per non essere complici” attraverso la lettura della poesia di Martin Niemöller “Prima vennero “ che recita così: "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".

Gli studenti, al termine della lezione, hanno animato il dibattito con interventi, domande e riflessioni legate anche al vissuto nella loro quotidianità come la domanda posta da uno studente che ha mostrato all’assemblea immagini di ragazzi che hanno profanato la memoria delle vittime di Auschwitz, o ancora la domanda di un altro studente “Se non dobbiamo essere indifferenti a ciò che è successo agli ebrei, perché siamo indifferenti alle forme di discriminazioni attuali? Perché ad esempio in Corea del Nord esistono oggi dei campi di concentramento? Ci sentiamo forse più protetti riguardo a ciò che successo agli ebrei, perché è passato ormai? Domande che invitano alla riflessione e a farci paladini di quella idea di pace e fratellanza che non può essere calpestata nel nome delle differenze etniche e religiose.

 

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